Elisa Chisana Hoshi

I am an interpreter

Ciao

Sono Elisa Chisana Hoshi. Ho vissuto e lavorato in Australia, Giappone, Turchia, Vietnam, Thailandia, Isole Cook e Francia. Ora vivo e lavoro a Fremantle, Western Australia. Vivere e lavorare in contesti e paesi così differenti tra loro ha forgiato il mio modus operandi, unendo le mie due grandi passioni: la facilitazione linguistica e i viaggi. Non a caso gli interpreti sono stati tra i primi grandi esploratori della storia!

Sono interprete IT>EN>FR e la mia specialità è lo chuchotage - in generale l'interpretariato one-to-one che mi permettere di interagire direttamente con il cliente, facilitando la comunicazione a più livelli. Fin dai tempi del Master per me tradurre è una questione di tecnica e competeneze linguistiche ma anche di esperienza, empatia e sensibilità.

Lavoro come Social Media Manager B2B per clienti internazionali, motori di ricerca online ed Enti del Tursimo; occasionalmente anche per piccole realtà locali, strutture ricettive e clienti B2C.

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  • www.elisachisanahoshi.com
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Interprete IT EN FR | Social Media & Content Manager

Interprete ITA > ENG > FR
One-to-one & chuchotage interpreting
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Tourist Destination Marketing
Social Media Management

Inteprete IT>EN>FR

Lavoro come interprete one-to-one, chuchotage e consecutiva per fiere, conventions, trade shows e eventi. Tra i miei clienti: Lingotto Fiere | Torino | Cook Islands Tourist Corporation | Declic and co Nice, France | Fifth Wings Ashikaga, Japan | Sundancer Backpackers Fremantle, Western Australia | Tourism Western Australia.

Social Media Manager

Aiuto le destinazioni turistiche a comunicare meglio online. Lavoro B2B per clienti internazionali, motori di ricerca online ed Enti del Turismo; occcasionalmente anche per piccole realtà locali, strutture ricettive e clienti B2C. Nel 2018 Lonely Planet mi ha inserito tra i migliori Social Media Manager italiani nel manuale: "Come diventare scrittore di viaggio".

Travel and Tourism Content Manager

Articoli, blog post e copy per il web, 10+ anni di esperienza sul campo ♡ Dai un'occhiata al mio blog.

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  • La mia Thailandia con Skyscanner!

    Share the love! Con immenso piacere qui da Chiang Mai vi parlo della mia nuova, stupenda collaborazione con Skyscanner Italia. Per due settimane vi racconterò di Bangkok e della Thailandia per immagini - sull'account Instagram di Skyscanner (@skyscannerit) - il mio viaggio nella magica terra di Thailandia. Se anche voi come me siete innamorati di questo incredibile paese, se ci siete stati oppure state per venirci, potete partecipare aggiungendo le vostre foto su Instagram con l'hashtag #lamiathailandia.


    La mia Thailandia con Skyscanner 
    Tutto è cominciato lo scorso Settembre, quando sono rimasta folgorata davanti alla tv durante la seconda puntata di Pechino Express, quando trasmettevano le immagini delle incredibili grotte di Pindaya in Birmania, con i loro 8000 Buddha dorati. In quel momento ho sentito un groppo in gola, una fortissima nostalgia dell'Oriente e ho capito che era giunta l'ora di tornare in Asia. Non dovevo tentennare né pensarci troppo, tanto più che da tempo stavo già pianificando di partire verso l'Oceania, e avevo già 'il cuore in viaggio'. Così, invece di prenotare un volo per l'Australia con cambio a Bangkok, ho prenotato un volo per Bangkok con SriLankan Airlines con cambio a Colombo :-) Invece di rimanere in Thailandia per poche ore ho deciso di rimanerci per quasi un mese e di visitare il nord del paese, arrivando fino ai confini della Birmania. Felicità alle stelle.

    Le straodinarie grotte di Pindaya in Birmania - by Terry Feuerborn
    Quella stessa sera è nato anche il motto per il blog, quello che definisce la mia mission e descrive come la vedo sul viaggio meglio di qualsiasi spiegone che io possa mai mettere insieme: Think LessTravel More.

    Think Less, Travel More!
    Da quando sono arrivata in Thailandia è successo un po' di tutto: ho avuto l'influenza asiatica (mi piace chiamarla così) mi si è rotto il computer e nonostante abbia messo cremine e lozioni a prova di dinosauro, sono stata mangiata viva da ogni genere di insetto. Detto questo non mi sono data per vinta, e ho fatto tutto quello che volevo fare con il massimo dell'energia che ho saputo trovare: ero in posti troppo speciali per farmi frenare dai miei malanni. Ora l'influenza è passata e ho ripreso il timone della situazione: il PC funziona a fasi alterne e con tutte le mie punture d'insetto sembro proprio una cassata siciliana! Ieri ho assistito a uno degli spettacoli più emozionanti della mia vita: il Loy Krathong, la tradizionale festa dei lumini adagiati nel fiume e delle lanterne lanciate verso il cielo. Oggi è l'ultimo giorno di festeggiamenti qui a Chiang Mai, e l'intera città seguirà la parata dei carri e balli in costume; tra poco ci saranno anche i fuochi d'artificio.
    Il Loy Krathong e mille lanterne verso il cielo, di John Shedrick
    Di di tutta questa meraviglia vi parlerò prestissimo, appena riesco a mettere insieme le foto e a riprendermi dall'emozione; intanto ci vediamo su Skyscanner con #lamiathailandia, io ora corro a festeggiare!

    La mia Thailandia con Skyscanner
  • Il Loy Krathong a Chiang Mai, la festa delle lanterne: un monaco mi disse

    Ci sono posti speciali, che diventeranno parte di te e del tuo immaginario: Chiang Mai per me è uno di questi. 

    La meraviglia del Loy Krathong a Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi

    A nord della Thailandia, immersa nella storia e in una natura lussureggiante, è una città molto frequentata da expat, turisti e viaggiatori di tutto il mondo che, affascinati dal suo charme e sedotti dal suo stie di vita rilassato, tornano qui ogni anno. La città vecchia, inscritta in un quadrato di mura diroccate e romantici fossati, si gira in bici o a piedi: è straordinariamente bella e tranquilla, ma può diventare molto vivace, perfino scatenata. Ve ne accorgerete nel fine settimana, quando con il mercato vi ritroverete a sciamare in una folla sorridente, in mezzo a mille banchi illuminati a giorno, tra il ronzio incessante di mille zanzare nell'afa della sera. Il mercato è l'occasione per spulciare tra souvenir e manufatti di ogni tipo, assaggiare le specialità locali e concedersi un massaggio thai davanti al caos dei visitatori, in un'atmosfera di allegria da giorno di festa.

    I colori di Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    I colori di Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    I colori di Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    I colori di Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    In centro, tra viuzze immerse nel verde, incontrerete atelier creativi, negozi colorati e librerie piene fino al soffitto di guide di viaggio e libri usati. Non abbiate timore di perdervi: vi imbatterete in angoli idilliaci e templi meravigliosi, tra monaci impegnatissimi nelle loro faccende quotidiane ma comunque pronti a trovare un attimo per sedersi a chiacchierare con voi. La mia storia comincia qui.

    Il preghiera di fronte al Buddha al Wat - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il preghiera di fronte al Buddha al Wat - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Quattro anni fa un monaco mi diede uno dei migliori consigli che io abbia mai ricevuto: sorridente e tranquillo, seduto di fianco alla statua dorata del Buddha nel tempio del Wat Loi Kroh, con il ronzio di un ventilatore come sottofondo, mi disse: "Dovrai tornare perché c'è una cosa alla quale devi partecipare. Una festa. Una grande festa che ti farà stare bene. La vedrai con i tuoi occhi e la vivrai a fondo".
    "Una festa?" domandai io.
    "Il Loy Krathong" rispose lui.
    Scoprii così che un giorno sarei tornata a Chiang Mai per questa festa speciale. Ed eccomi qui, proprio questo Novembre, di ritorno in Thailandia per assistere al Loy Krathong a Chiang Mai. Il monaco aveva ragione: è uno spettacolo davvero indimenticabile.

    La mia lanterna, foto di Elisa Chisana Hoshi
    La mia lanterna!
    Il Loy Krathong è una festa importante per la Thailandia, ed è il momento che designa l'inizio della nuova stagione, anche in senso figurato: tempo di lasciarsi alle spalle le vecchie ruggini per lasciar posto ai buoni propositi per l'anno a venire.

    La mia lanterna, foto di Elisa Chisana Hoshi
    In Thailand, with LOVE!
    Il rito prevede che si depongano nel fiume i krathong, delle barchette ornate da incenso e candele, costruite con fiori e foglie di banano, e che si accendano le lanterne di carta, portatrici dei nostri desideri. La partecipazione è massiccia, in un clima di grande condivisione, e il rito è trascinante e impossibile da dimenticare.

    Mille lumini nel fiume e lanterne nel cielo di Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Mille lumini nel fiume e lanterne nel cielo di Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Chiang Mai è il luogo ideale in cui assistere al Loy Krathong, perché quello che accade qui durante questa festività ha davvero in sé qualcosa di straordinario: durante il Loy Krathong a Chiang Mai nascono nuove costellazioni, e il cielo si riempie di stelle.


    Durante in Loy Krathong in cielo nascono nuove costellazioni - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Durante in Loy Krathong in cielo nascono nuove costellazioni - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Quello cui si assiste è un momento di profonda celebrazione, in una grande omeostasi di massa: ci si sente accomunati da qualcosa di forte, e difficile da spiegare razionalmente. Tra l'odore di cera fusa, il fumo degli incensi e il bagliore delle lanterne, l'energia scorre sotto pelle; immaginate centinaia di persone intente a desiderare e sperare accendere una lanterna e lasciarla volare in cielo...ma che dico centinaia, migliaia, tutte insieme!

    Ogni lanterna un desiderio - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Ogni lanterna un desiderio - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il cielo si punteggia di piccoli fuochi ardenti: ogni lanterna rappresenta un desiderio. Si può pensarlo, oppure si può scriverlo a chiare lettere sulla lanterna; se ne può accendere anche più di una, l'importante è farlo ogni volta con il cuore.

    La lanterna più bella! - foto di Elisa Chisana Hoshi
    La lanterna più bella! - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Le lanterne comprano un po' ovunque (costano circa 30 thb) ma io ho preferito comprarle direttamente al tempio, in modo da fare così anche un'offerta ai monaci. Il modo più bello per trascorrere il Loy Krathong, è stato quello di partecipare a tutte e tre le serate di festa, e di scegliere un tempio ben preciso, il Wat Loy Kroh. Fin dalla prima sera mi sono sentita accolta fra amici, in una gigantesca festa a cielo aperto.

    Il Wat Loy Kroh illuminato a festa - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il Wat Loy Kroh illuminato a festa - foto di Elisa Chisana Hoshi
    L'atmosfera che ho vissuto in queste giornate è stata qualcosa che, in qualche modo, sta metà tra Carnevale e Capodanno: la festa dura tre giorni e tre notti, ed è preceduta da una grande preparazione: le vie si riempiono di lumini e lanterne di stoffa, ovunque vengono sistemati splendidi fiori e orchidee profumate. Tutti si preparano a sfilare nelle parate in costume, e c'è davvero un sacco di gente: un bel caos energetico, e non mancano i momenti di tenerezza, raccoglimento e condivisione.

    Vola lanterna, vola - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Vola lanterna, vola - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il credo buddista vuole che la persona o le persone con cui abbiamo scelto di accendere la nostra lanterna ci accompagnino anche nella nostra prossima vita: le incontreremo di nuovo e ci saranno vicine, anche se probabilmente sotto un'altra forma. Lasciare andare un lanterna con qualcuno è quindi una bella scelta, ma anche una bella responsabilità.

    Vola lanterna, vola - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Vola lanterna, vola - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Tutto questo non è solo bellissimo e profondamente poetico: tra le lanterne che verranno accese e lasciate andare verso il cielo non tutte voleranno alto. Alcune rimarranno impigliate tra i rami di un albero, oppure fulmineranno intrappolate tra i fili della luce. Altre ancora prenderanno fuoco proprio davanti agli occhi increduli di chi le ha accese.

    Lanterne che volano alto - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Lanterne che volano alto - foto di Elisa Chisana Hoshi
    I monaci mi hanno spiegato che tutto questo è normale. Succede che le persone siano troppo frettolose nel voler lasciar andare la lanterna, mentre bisognerebbe aver pazienza, e dar tempo al calore di riempirla interamente. Solo così la lanterna avrà la spinta necessaria per volare in alto. Più è grande la lanterna, più bisogna saper aspettare. Proprio come succede con i desideri: più il nostro desiderio è grande e importante, più dobbiamo saperci dedicare a lui, e se necessario saper aspettare. Dobbiamo imparare ad avere pazienza.

    La virtù della pazienza durante il Loy Krathong a Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    La virtù della pazienza durante il Loy Krathong a Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Le date in cui si celebra Loy Krathong cambiano ogni anno, in accordo con i cicli lunari: si deve attendere la dodicesima notte di luna piena, con festeggiamenti in tutto il paese, anche se le la festa più grande è proprio quella che si svolge a Chiang Mai.

    Uno dei carri della cerimonia d'apertura del Loy Krathong a Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Uno dei carri della cerimonia d'apertura del Loy Krathong a Chiang Mai - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Una curiosità, che ho scoperto proprio durante il festival, è che la maggior parte delle foto che circolano sul Loy Krathong a Chiang Mai non sono state scattate durante le celebrazioni ufficiali, ma durante un'altra cerimonia organizzata privatamente (quindi non dall'ente del turismo thailandese) a Mae Jo, a una quindicina di chilometri circa fuori città.

    La cerimonia - nota anche come la Mae Jo lantern release - si tiene nei pressi della Mae Jo University, ed è presieduta da un gruppo indipendente di monaci buddisti, la DuangtawanSantiparp Foundation: chiunque abbia la fortuna di trovarsi da quelle parti al momento giusto è invitato a partecipare! Si tratta infatti di una festa quasi segreta, dato che la sua data viene rivelata soltanto una o due settimane prima del suo svolgimento, e molto spesso viene chiamata genericamente Yi Peng (o Yee Peng) festival, creando non poca confusione. Le lanterne vengono accese in tre momenti diversi, in uno spettacolare falò collettivo, interamente presieduto dai monaci: molte delle foto che circolano sul Loy Ktrathong a Chiang Mai sono in effetti state scattate proprio durante questa cerimonia.

    Le 10000 lanterne nel cielo di Mae Jo - foto by Mark Fisher
    Quest'anno la Mae Jo Lantern release si è svolta il 25 Ottobre 2014, circa tre settimane prima del Loy Ktrathong, il prossimo anno, chissà? Chiunque fosse interessato a partecipare anche a questa particolare (e sicuramente spettacolare) cerimonia può tenere d'occhio la pagina del Lanna Duthanka Center, con l'aiuto di Google Translate: le date del prossimo festival saranno rivelate proprio in questa pagina, intorno alla metà di Ottobre 2015 :-)
  • Regali dell'Universo che ho deciso di accettare: Il semplice viaggio che ho nel cuore


    Prima di partire ho trovato un libro. Se ne stava solo soletto su una panchina di Rivabella a Rimini, tutto sgualcito e mezzo scolorito dal sole. L'ho raccolto e l'ho soppesato un po' tra le mani: quando l'ho aperto dalle pagine è spuntata una grande foglia di castagno, insieme a uno scontrino sbiadito, su c'era scritto a penna: REGALO...Leggilo però, perché ti piacerà.
    Che cosa bellissima.
    Ho letto il titolo: Il semplice viaggio del cuore, edito da Guanda. L'autrice, Maya Angelou. Non conoscevo né l'autrice né il libro, ma ho subito deciso di portarlo in viaggio con me.


    Qualcuno ha lasciato lì il libro e io l'ho trovato, l'ho adottato e l'ho portato con me fin qui in Thailandia. Non so chi ringraziare per questo regalo che è davvero un piccolo tesoro, allora ho deciso di accettarlo come uno di quei regali dell'Universo che hanno spesso la caratteristica di arrivare al momento giusto. Quindi, Grazie. Con questo libro sto scoprendo l'universo di Maya Angelou, poetessa e autrice americana dalla vita travagliata e coraggiosa, scomparsa proprio quest'anno. Ho cominciato a leggere le sue poesie: queste parole (le ho lette ieri e mi rimbombano in testa come una eco) mi accompagneranno nei prossimi mesi.


    Da Imparare e ricordare:

    "Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà migliore. Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.
    Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita. Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere. Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.
    Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle. Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta. Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.
    Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno. Le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.

    Ho imparato che ho ancora molto da imparare.

    Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire."

    Maya Angelou

  • Buon Natale dall'Australia!

    Anzitutto, tantissimi auguri! Ho pensato che non avendo a disposizione le classiche renne, un canguro natalizio potesse andare comunque benissimo :-)
    Buon Natale con i canguri-renna - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Buon Natale con i canguri-renna :-) - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Sole cocente, palme agitate dal vento e un coloratissimo pappagallino appollaiato sul ramo dell'eucalipto qua di fronte: guardando semplicemente là fuori non si direbbe che oggi è la vigilia di Natale, ma in realtà lo spirito natalizio è in agguato da un bel po'. Non solo per via dei Babbi Natale in spiaggia, delle fantasiose decorazioni natalizie (non avevo mai visto una moto custom di Natale prima d'ora!) e delle offerte speciali che fanno capolino dalle vetrine.
    La moto custom di Natale! - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il Natale ha portato da queste parti una gigantesca ondata di buon umore e tanta voglia di festeggiare. Questo è il terzo Natale che trascorro in Australia, e credo di aver capito che per fare Natale non sono necessari il freddo e il gelo, gli abeti e le decorazioni illuminate; quello che conta davvero è l'affetto di chi ci circonda.
    Natale al caldo in Australia! - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Natale al caldo in Australia! - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Natale al caldo in Australia! - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il dolce tipico di questi giorni à la Pavlova, la meringata ricoperta di panna, fragole e frutti estivi: in Australia l'estate è appena cominciata! Tante cose sono successe, e il tempo è volato: arrivata qui dalla Thailandia - poco più di un mese fa - sono atterrata a Perth, sono andata dritta dritta verso la mia seconda casa: Fremantle. Che è così straordinariamente speciale non solo perché è stupenda di per se, ma anche perché è il posto in cui, esattamente sei anni fa, ho conosciuto Richie! Il nostro essere qui oggi è semplicemente un inno all'amore e alla felicità, ma anche al viaggio.
    Trusted Housesitters having a Barbie on Xmas day - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Trusted Housesitters having a Barbie on Xmas day - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Oggi siamo qui a fare house sitting, in pratica, baby sitting a una casa con cane annesso, in assenza e in vece dei legittimi proprietari in vacanza: l'house sitting è anche una community e un modo diverso di viaggiare, che ci ha portato anche in un'altra villa a due passi dall'Oceano e dal selvaggio bush australiano, a contatto con i canguri. Proprio dietro casa, a Halls Head, ho scoperto un posto bellissimo in cui i canguri escono quasi ogni sera all'ora di cena...e ho fatto mille foto (come quella che vedete sopra) e video. Avrò modo di raccontarvi questa incredibile esperienza: ora scappo, che inizia la nostra serata di vigilia in riva al mare, con i nostri amici italiani e australiani, sarà un Natale lontani da casa ma comunque pieno di affetto...e di sabbia.
    Prove generali di Natale in spiaggia, con cappellino di Babbo Natale e paillettes - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Prove generali di Natale in spiaggia, con cappellino di Babbo Natale e paillettes - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Stasera a mezzanotte, come da tradizione, aprirò i regali sotto l'albero e scoprirò anche il libro misterioso che ho scelto al mio primo appuntamento al buio con un libro, senza vedere né la copertina né il nome dell'autore. Ogni libro è avvolto nella carta da pacchi, e riporta una breve descrizione con elementi chiave del libro e tanti piccoli indizi per incuriosire e aiutare la scelta: vedremo insieme quale ho scelto tra questi due, e che cosa nascondeva la sua fatidica e intrigante carta da pacchi.
    Il libro a sorpresa - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Il libro a sorpresa, cosa ci sarà sotto la carta da pacchi? - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Che questo Natale sia speciale, e che il 2015 alle porte si riveli pieno di viaggi straordinari, di sogni che si realizzano e di progetti fantastici che spuntano da ogni cantone. Noi faremo del nostro meglio per festeggiare in grande stile e per cominciare l'anno in modo a dir poco indimenticabile. Il mio motto è: ogni nuovo anno è una magica promessa di felicità...e questo tramonto australiano lo dimostra.
    Ogni tramonto è una promessa di felicità - foto di Elisa Chisana Hoshi
    Tantissimi auguri e Buon Natale dall'Australia!
  • Non sai come dirglielo? Faglielo vedere!

    Rimanere a corto di parole
    Vi è mai capitato di viaggiare in un paese lontano, in cui nessuno parla la vostra lingua e nemmeno una parola d'inglese? Non so, un paese asiatico o mediorientale, dove diventa davvero difficile capirsi (anche a gesti!) date le enormi differenze di usi e costumi? Mettiamo che vi serva, non so, un cerotto, o del ghiaccio; del nastro adesivo per riparare la tenda o lo zaino; che siate in cerca di un Bancomat per ritirare un po' di contante; o che siate in cerca di una bella minestra calda per rimettervi a posto lo stomaco...come fare a spiegarsi almeno un pochino, se nessuno parla nemmeno una parola d'inglese?


    Point it!
    L'idea è venuta una decina di anni fa al signor Dieter Graf, viaggiatore consumato, e tedesco di Germania: creare una piccola guida tascabilissima, piena di foto e immagini a colori per rappresentare tutta una gamma ideale di oggetti, luoghi o situazioni che potrebbero presentarsi durante il viaggio, da indicare semplicemente con il dito! E' nata così Point it, vero best seller, immancabile nel taschino del buon viaggiatore. Una guida sottile e piccola - grande quanto il vostro passaporto - ma zeppa di figure! Una sorta di "dizionario per immagini" di primo soccorso, divise per "situazione", facilissime da trovare e da puntare al vostro interlocutore.


    Vademecum del Buon Viaggiatore
    Spiega Dieter Graf: "Pur parlando quattro lingue straniere, mi sono trovato a viaggiare lontano dai luoghi frequentati dai turisti: beh, in questi casi, ci si può trovare in situazioni in cui la comunicazione verbale diventa davvero difficile. Ecco che qui viene in aiuto la nostra Point it, che ho pensato in versione superportatile: sta nel taschino e nella borsa, perfino nella sacca della macchina foto! Piccola ma densa: più di 1200 oggetti e situazioni utili, che potrete semplicemente indicare. E tutto il mondo vi capirà!"

    Perfetta anche, aggiungiamo noi, per chi non parla nessuna lingua straniera, ed è alle prese con il suo primo viaggio fuori dall'Italia!


    Dal 1992, la piccola guida è diventata un vero e proprio must have per viaggiatori vecchi e nuovi di mezzo mondo: la mia piccola Point it (me la regalò un amico coreano in Australia!) ne sa qualcosa, ha già viaggiato così tanto! E mi è già stata utilissima in Giappone, Thailandia e Cambogia, anche per dare lezioni di italiano. Non vedo l'ora di usarla di nuovo...

    Point it - Graf Editions, fax - 0049 (0) 89 -271 59 97, Elisabethstr. 29 D - 80796 Muenchen

  • Prima di partire per un grande viaggio: follow your dreams!

    Una pila di vestiti sparpagliati, foglietti di appunti svolazzanti, cavi e macchine fotografiche sotto carica, un mucchietto di libri e riviste, due valige aperte e io seduta lì in mezzo, mezza inebetita e con gli occhi a cuore. Il cuore batte forte, i pensieri sono tanti. C'è stato poco tempo nelle ultime settimane per organizzare tutto, ma non ha importanza: sono anni che sogno tutto questo, che pianifico e immagino, che metto da parte e che leggo, che mi immedesimo e che lavoro per farlo succedere davvero...e ora ci siamo! Questo è l'autoscatto mentale che ho di me pochi giorni fa, giusto un attimo prima di partire per il mio grande viaggio.
    Just leave! @Elisa Chisana Hoshi
    Just leave!
    Sono atterrata a Bangkok ieri, dopo un viaggio pieno di scali, e sono ancora in preda all'emozione. Bangkok è una città che amo tanto e a cui sono legata. Un po' perché è fantastica di per sé, e un po' perché ha significato molto nella mia vita di viaggiatrice: è stata la prima grande città in cui ho viaggiato da sola, e da lì sono cambiate tante cose. Appena arrivata, otto anni fa, camminavo distrattamente e con il naso all'insù. Diedi un calcio a un sanpietrino, per la gioia delle mie infradito, e mi ruppi quasi un dito. Questo momento per me ha rappresentato una cesura: è stato quando ho imparato che quando si viaggia bisogna prendersi molta cura di se stessi, anche più di quanto di si fa di solito, perché la strada a volte è sconnessa, e bisogna sempre guardare bene dove si mettono i piedi. Letteralmente. Quindi grazie, Bangkok.
    Bangkok, you are awesome @ElisaChisanaHoshi
    Bangkok, you are awesome
    Torno qui per rivederla e per scoprirla di nuovo. Stavolta non sono sola, e questa è la prima tappa di un grande viaggio che mi porterà molto lontano: visiterò luoghi in cui sono già stata e che porto nel cuore, più altri totalmente nuovi e sconosciuti, ma che "mi chiamano" da anni. Nei prossimi mesi, insieme a Richie, sarò in viaggio attraverso il Sud-Est Asiatico e l'Oceania, fino agli antipodi: per un mese mi fermerò qui in Thailandia, poi partirò alla volta dell'Australia. Tornerò anche nei luoghi dove Richie ed io ci siamo innamorati. Chi mi conosce sa quanto questo significhi per me...cercherò di trovare le parole giuste per raccontarvelo. Ho molti progetti, di cui vi parlerò e che avrò modo di sviluppare qui: alcuni personali e altri di lavoro, anche se a questo punto non fa più molta differenza: Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua, diceva Confucio.
    Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua - Confucio
    Per arrivare a questo, credo che l'importante sia veramente crederci anima e corpo: abbiamo tutti un sogno, e il nostro compito è quello di seguirlo e alimentarlo sempre. Bisogna aver fiducia in noi stessi: altrimenti, come speriamo che possano averne gli altri? La nostra determinazione sarà come una bussola che ci indicherà sempre il nord. Anche se sembra difficile, e a volte l'Universo sembra portare da tutt'altra parte: sta a noi remare verso la meta, mai contro. Non bisogna pensare alle difficoltà, mai focalizzarsi sugli ostacoli e sulle paure, anche se non sappiamo esattamente quando arriveremo, né quanta energia dovremo spendere per farlo. Se avete un sogno siate i primi a crederci. Accarezzatelo e lavorate ogni giorno per dargli linfa vitale: per realizzarsi lui ha bisogno di voi!

    Se avete un sogno, siate i primi a crederci @Elisa Chisana Hoshi
    Se avete un sogno, siate i primi a crederci
    A presto, ora scappo a esplorare Bangkok! C'è un temporale incredibile là fuori, la stagione umida non è ancora finita... Se siete curiosi, potete seguire il mio viaggio su tutti i miei canali social, con l'hashtag #TreasuresTrips. Buona strada a tutti! :-) 
  • Le icone di Steve McCurry in mostra a Roma


    Steve McCurry è stato più volte soprannominato il fotografo di Sharbat Gula, in riferimento alla sua foto più famosa: la ragazza Pashtun dagli occhi verdi, scattata nel 1984 in un campo profughi in Pakistan, al tempo dell'occupazione sovietica in Afghanistan. Ma Steve è molto di più: è il fotografo dei colori, delle mille vite alla periferia del mondo, dei sorrisi e degli sguardi, che è indubbiamente bravissimo a catturare. 

    Vedere le sue fotografie dal vivo è sempre molto emozionante, e adesso avrete la possibilità di farlo: il MACRO Testaccio di Roma ospita infatti una grande retrospettiva dedicata a Steve McCurryfino al 29 Aprile 2012.


    Accanto alle icone di McCurry saranno presentati per la prima volta gli scatti più recenti, dal 2009 al 2011, che fanno parte del progetto The last roll, ovvero le foto scattate con l'ultimo rullino prodotto da Kodak.


    Ci saranno anche le foto scattate negli ultimi viaggi in Thailandia e in Birmania, immagini dedicate al Buddismo e un omaggio speciale all'Italia frutto dei ripetuti soggiorni effettuati nel corso di quest'anno in varie città e regioni italiane, in occasione del 150° anniversario dell'Unità.


    L'allestimento è stato concepito come un villaggio nomade, per restituire quel senso di umanità che è un po' il tratto che contraddistingue gli scatti del fotografo. A proposito, volete sapere che ne è stato della ragazza di Peshawar, Sharbat Gula, che apparve sulla copertina del National Geographic nel 1985 a soli 13 anni? McCurry la ritrovò, 15 anni dopo, e la immortalò nuovamente: eccola qui!

    Impressionante la differenza, vero? 

    INFO E PRENOTAZIONI
    Steve Mc Curry, a cura di Fabio Novembre

    Dove: MACRO Testaccio, Museo d'Arte Contemporanea a Roma, La Pelanda

    Quando: fino al 29 Aprile 2012

    Orario: Da martedì a venerdì dalle ore 15.00 alle 23.00, Sabato, domenica e festivi dalle ore 11.00 alle 23.00 (La biglietteria chiude 45 minuti prima). Aperture straordinarie: 26 dicembre 2011; 9 e 23 aprile 2012. La mostra sarà chiusa tutti i lunedì e il 24, 25,31 dicembre - 1 gennaio.

    Costo: Biglietti€ 10,00 intero, € 8,00 ridotto (-18 e +65 anni, gruppi di 15 persone, universitari con tesserino e titolari di apposite convenzioni) € 4,00 ridotto speciale (gruppi di studenti). Gratis per minori di 6 anni, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tesserino, disabili con un accompagnatore.

    Per ogni altra info: +39 060608 (tutti i giorni ore dalle 9.00 alle 21.00)

    all Photo Credits @SteveMcCurry
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    Italy

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