• Casa Treasures - Istanbul

    Guardo Istanbul seduta sui gradini di casa. E' una notte stellata e intensa, tra la moschea illuminata e le barche che passano lente su un Bosforo nero come la pece.


    Non è sempre così terso, il cielo di Istanbul, come lo è stato oggi. Spesso si riempie di nubi cariche di una pioggia fredda, che colora di grigio anche il Bosforo. Terribilmente umorale, ma anche affascinante e profondo, mutevole.

    Oggi ho cambiato posizione alla mia scrivania, per essere più vicina alla finestra: da questa nuova prospettiva si vedono una bella porzione di cielo, poi una casa grigia, poi un'altra casa rosso mattone con in cima un comignolo scintillante, con attorno gabbiani grossi come albatros.


    Con un soffio la brezza marina mi raggiunge proprio mentre scrivo, e il grido dei gabbiani mi rimanda lontano, giù al porto, lungo le trafficate rotte del Bosforo. Attraversato da navi grandi e piccole, lente o veloci, nere e invisibili come fantasmi la notte, riconoscibili solo dalla grande scia che lasciano dietro a sé, bianche e imponenti durante il giorno. Le navi avvertono del loro passaggio con grosse sirene tonanti, che ascolto con piacere dalle stanze di casa; quando sento il loro boato mi diverto a pensare che qualcuno stia premendo un gigantesco pulsante, un clacson tondo e rosso come quello che c'era nelle macchinine giocattolo dei caroselli e delle giostre, solo molto più grande, tanto da produrre un suono tanto profondo e marinaro: BOOOOT!

     

    La Casa di Treasures si trova al numero 3 di un vicolo dalle parti di Kabataş nel quartiere chiamato Gümüşsuyu. Questo nome, così difficile da pronunciare, significa - letteralmente - "succo d'argento". E' da sempre un quartiere tranquillo e ombreggiato, pieno di scale che portano al mare e glicini abbarbicati su muri di pietra umida.




    La si raggiunge dopo qualche gradino, da un lato, lungo un muro di tanti glicini rampicanti. Dalle finestre arriva l'odore del mare d'estate, accompagnato da un venticello fine, dolce come una carezza.


  • 6 commenti:

    1. Cosa significano gli ideogrammi sul telo nero sopra il divano?

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    2. Significano: "Il corpo e la mente in equilibrio", è una bandana che mi ha regalato un amico giapponese quando sono partita, un ottimo precetto di vita e un mantra da ripetere prima di alcune arti marziali, come il Kyudo.

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    3. spero di vederla presto ma sopratutto di "SENTIRE
      BISANZIO"

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    4. Sentire Bisanzio...ci sono ancora un paio di bei posti dove questo è possibile! soprattutto grazie ai mosaici...

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