• Amore a prima vista, Wislawa Szymborska

    Sono entrambi convinti
    Che un sentimento improvviso li uni’.
    E’ bella una tale certezza,
    Ma l’incertezza e’ più bella.
    Non conoscendosi prima, credono
    Che non sia mai successo nulla fra loro.
    Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi
    Dove da tempo potevano incrociarsi?

    Vorrei chiedere loro
    Se non ricordano -
    Una volta un faccia a faccia
    Forse in una porta girevole?
    Uno “scusi” nella ressa?
    Un “ha sbagliato numero” alla cornetta?-
    ma conosco la risposta. No, non ricordano.

    Li stupirebbe molto sapere
    Che già da parecchio
    Il caso stava giocando con loro.
    Non ancora del tutto pronto
    A mutarsi per loro in destino,
    Li avvicinava, li allontanava,
    Gli tagliava la strada,
    E soffocando una risata,
    Si scansava con un salto.
    Vi furono segni, segnali,
    Che importa se indecifrabili.
    Forse tre anni fa
    O martedì scorso
    Una fogliolina volo’ via
    Da una spalla a un’altra?
    Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto.
    Chissà, era forse la palla
    Tra i cespugli dell’infanzia?
    Vi furono maniglie e campanelli
    Su cui anzitempo
    Un tocco si posava sopra un tocco.
    Valigie accostate nel deposito bagagli.
    Una notte, forse, lo stesso sogno
    Subito confuso al risveglio.
    Ogni inizio infatti
    E’ solo un seguito
    E il libro degli eventi
    E’ sempre aperto a meta’.

    ~ Wislawa Szymborska,  La fine e l'inizio, Scheiwiller, 1993 ~


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