• Creatività italiana e ispirazione Giapponese: adorabili Kawaii Kakkoi!



    Un filo d’olio di sesamo nel sugo della pasta. Un giro di salsa di soia sull’insalata. Gran frittura mista in stile tempura. Sashimi di tonno di Pizzo Calabro. La fusion Italia-Giappone, in cucina, funziona a meraviglia. Con risultati cui siamo oramai piacevolmente abituati.

    Più inconsueto è l’incontro tra estetica contemporanea giapponese e gusto italiano. Eh sì, perché il Giappone odierno propone mille allegri gadget di plastica in opposizione alla introspettiva poetica di un tempo, con tutti quelle eteree dame, quei seriosi paesaggi, ponticelli su laghetti di carpe bene auguranti…




    Le Geishe e le damine Kabuki si sono trasformate in robot-pasticcini e orsetti grassottelli; la vena drammatica ha lasciato il posto al carino, al simpatico, al kawaii. E’ proprio questo nuovo immaginario che Antonio, aka Kawaii Kakkoi, ha saputo cogliere e sviluppare alla perfezione nelle sue creazioni. Gioielli deliziosi, piccoli e coloratissimi, ispirati al Giappone di oggi ma maturati al sole di Catania. Curati nei minimi particolari. Bambole e Geishe sorridenti, toast e panini da indossare come collane e orecchini: l’effetto buonumore è assicurato!




    Come nasce questo squisito, inedito connubio Sicilia-Giappone? Lo abbiamo chiesto ad Antonio, che ci ha raccontato tutto con la sua prosa ispirata…
    Antonio, ci racconti quando e come nasce Kawaii Kakkoi?
    Come artigiano e designer nasco alla fine degli anni '90 quando, grazie allo sprone di una cara amica e vecchia compagna di scuola, presi parte alla manifestazione artigiana della mia città, Catania. 
    Il brand “Kawaii Kakkoi” ha invece una storia più recente, che annovera quattro anni di ricordi. 
    Di ritorno dal mio primo viaggio in Giappone, decisi di trasformare il mio hobby in qualcosa di più concreto, dando un’identità nuova al mio creare. 
    Cercavo un nome che suonasse divertente e incuriosisse, e che racchiudesse idealmente in sé la dicotomia del mio gusto personale. Influenzato dalla mia passione per il Paese del sol levante finii per utilizzarne la lingua per ottenere l’effetto buffo e cacofonico cui miravo. Scelsi due aggettivi gergali, radicati nel lessico quotidiano dei giovani giapponesi: kawaii e kakkoi. Il primo identifica tutto ciò che è dolce, “pastelloso”, soffice e grazioso; il secondo tutto ciò che è cool e carismatico.



    Parlaci un po’ delle tue creazioni…
    Il mio è un allegro progetto fatto di feltro, lana, pannolenci, tessuti a fantasia, polymer clay, catene fiammate a mano ed elementi di recupero cui, negli ultimi mesi, si sono aggiunti supporti da gioielleria bagno oro 18k e pietre dure provenienti da tutto il mondo.
    Essendo unica mente e mano del marchio, la fantasia lavora a una velocità quintupla rispetto alle mani, che non riescono mai a tenere il passo con tutti i miei progetti. Ho pertanto optato per una produzione ridotta ma di qualità, che preferisce la cura dei dettagli al numero di pezzi prodotti.
    Due linee: Kawaii Key, giocosa e variopinta, con accessori-fumetto grafici ed eccentrici, e Key Kakkoi, che esplora invece il bon-ton, con i nuovi gioielli bagno oro e pietre dure. Ogni pezzo è disponibile in edizione limitata e ogni copia è di norma personalizzata per fare un unicum. Ogni articolo è fatto a mano, interamente frutto della mia inventiva e manualità. 
    Senza un contatto diretto con i materiali e un coinvolgimento emotivo nella fase di progettazione non sarebbe possibile infondere quell’anima e quel calore che differenzia un bijou fatto a mano da uno di produzione industriale.



    Cosa t’ispira del Giappone?
    Amo il design e in generale tutto ciò che è estraneo, straniante e differente. E quale luogo al mondo, più del Nihon, racchiude in sé tanti estremi, contrasti e paradossi? 
    Un popolo che fa dell’essenziale un culto ma che esplode in un caleidoscopio di colori ed eccessi nella moda e nel design urbano; che non sa rinunciare al silenzio contemplativo di una passeggiata sotto i ciliegi in fiore ma neppure al frastuono di una sala Pachinko; che è ossessionato dalla propria tradizione ma che le contrappone una corsa al progresso che lascia senza fiato. I giapponesi hanno tante inibizioni e tabù, e sono molto conformisti: eppure (ennesimo contrasto) non si vergognano di giocare col loro aspetto. Uomini e donne, senza discriminazioni, hanno la libertà di divertirsi sperimentando con il look: teste color lampone cotonate, lenti a contatto colorate, abiti - spesso fatti a mano, in casa - che sanno di cartone animato o di futuro, mille accessori diversi sovrapposti… 
    Tutte cose che qui in Italia sarebbero additate con scherno e diffidenza. 
    Un’ideale mecca del “nuovo, divertente e personale” da cui attingere per realizzare qualcosa di fresco e inedito per il mercato italiano!



    Guardando i tuoi lavori, mi è tornato in mente Giovanni Pascoli, quando diceva che in ciascuno di noi è nascosta l’anima di un fanciullino…
    Ebbene sì, sono stato scoperto… lo confesso! Se è vero che in ognuno di noi, nonostante il passare del tempo, permane un lato infantile, beh… dentro di me c’è un’intera e chiassosissima classe di bambini delle elementari!



    Un’ultima domanda. Non dovrei chiedertelo… Ma proprio non resisto! C’è un pezzo della tua collezione cui ti senti particolarmente legato?
    E’ come chiedere a un padre quale sia il figlio prediletto! Amo tutte le mie creazioni allo stesso modo perché ognuna è frutto di una certa ricerca progettuale, di un particolare stato emotivo o di un fortunato “incidente” di percorso. Non posso nascondere di dover molto a due delle mie “figlie”: la fiabesca collana di pannolenci Little Red Riding Hood e la mia interpretazione della geisha. Il tema in sé, più che un pezzo specifico, che rielaboro a ogni collezione e che riscuote sempre, con mio grande stupore, un inaspettato successo.


    Se siete interessati al mondo delle creazioni originali Kawaii Kakkoi, ecco dove trovarlo:
    http://www.facebook.com/pages/Kawaii-Kakkoi-Handmade/

  • 4 commenti:

    1. Rinnovo i miei complimenti ad Antonio, designer e artigiano di altissima qualità. Il suo tocco personale e unico, unito ad una straordinaria abilità tecnica fanno di kawaii kakkoi una delle realtà più interessanti nell'ambito dell'handmade... spero che continui a stupirci con il suo autentico talento e la sua colorata fantasia!

      Gabriella Trovato

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    2. complimenti antonio....sono piacevolmente meravigliata!
      hai creato delle vere CHICCHE
      grazie a te elisa che le hai scoperte
      anna

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    3. Conosco nei minimi dettagli i lavori Kawaii Kakkoi e li ho sempre trovati geniali, di gusto e ben fatti. Avere in mano uno di questi bijoux è come avere un piccolo mondo che non finisce mai di stupirti, c'è sempre un particolare minuzioso che compare anche dopo del tempo e questo mi fa capire l'ingegno, il tempo e la cura che sta dietro ciascun pezzo.
      Complimentoniiii! ;-)

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    4. Trovo questi gioielli davvero UNICI. Sono bellissimi, e i loro dettagli suggeriscono un mondo fatto di fantasia, delicatezza, delizioso gusto interpretativo...

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